Poesie

Il tuo sguardo

Nella foresta pietrificata
la mia anima languiva
senza il fervore dell’amore vero.
Il sole, solo un disco di pietra
con luce fredda e nera.
Poi il miracolo del tuo sguardo su di me
ha sciolto i grumi che ostruivano il fluire dell’Amore.
Tutto è musica soave,
la forza del tuo sguardo ha colorato il mondo,
ha liberato la poesia dal labirinto dei miei pensieri;
ora che i raggi del sole non sono più obelischi
e il tuo sguardo mi ha regalato
la bellezza dell’amore io t’amerò.
Con la forza del vulcano,
con la magia di mille violini
voleremo nelle praterie dei cieli
tra stelle e arcobaleni,
tra i colori di albe e tramonti.
I nostri cuori vivranno fusi in una vela bianca
sulla linea dell’orizzonte
tra mare e cielo senza mai toccare terra.
Ti sazierò di baci…baci e baci
e come la luce schiude i boccioli di rose,
io per te  sarò quella luce,
che per dono mi darà
i brividi dei tuoi fremiti…
ancora fremiti…
per sempre fremiti d’Amore.Luigi Forcella

mio padre Domenico a mia madre Saveria

Saveria, amore mio…
il riverbero di vecchia
nell’ingannevole specchio
non sei tu,
quel volto è quello che altri
pensano di vedere.
Amore, apri il quaderno di poesie che ti regalai
tanto tempo fa…ricordi?
Fai rivivere quei versi,
staccali dalla pagina leggendoli  a voce alta
e come sorsate profumate di caldo latte materno,
falli scendere dentro di te;
socchiudi gli occhi come quel giorno immersa
nel saturo crepuscolo dove eri pronta all’amore.
Ti vedo ancora distesa sulla sabbia
con i tuoi riccioli vivi come filamenti fluttuanti
adagiati sul tempo
scandito dal battito impazzito per te.
Amore, tu sei la musa,
la fonte di tutte le parole incastonate nei fogli
come gemme.
Il volto di quei versi sei tu…
una tavolozza di colori,
le guance di porcellana,
i capelli ricci di ossidiana,
le ciglia, ali di farfalla.
Nello sguardo ricordo ancora lo scintillio stellato
come inclusioni del lapislazzuli;
la luce del tuo sorriso una collana di perle
racchiusa dentro labbra di corniola.
L’arrogante mattino del  giorno dopo,
ti colse felice, traboccante d’amore,
avevi il volto in lacrime come nella tenua  aurora
perle di brina bagnano candidi gigli
appena sbocciati.
Saveria,
tu eri e sei quella Donna,
tu eri e sei quel volto
perché nel tempo come l’Amore vero
le gemme risplendono sempre.

Luigi Forcella